venerdì 27 febbraio 2015

Kingsman, il nuovo film con Colin Firth

Kingsman, Secret Service è al cinema dal 25 febbraio. Non sono potuta andare all'anteprima ma mi sarebbe piaciuto tanto vederlo. Mi incuriosisce perché è l'adattamento cinematografico di una miniserie a fumetti, realizzata da Mark Millar, insieme al regista Matthew Vaughn (che ha realizzato anche Kick-Ass e X-Men First Class), e disegnata da Dave Gibbons.

Oltre a Colin Firth, gli altri protagonisti sono Michael Caine e Samuel L. Jackson.

Trama
E' la storia di un’organizzazione supersegreta britannica che recluta e forma  spie. L’agente Harry Hart (Colin Firth) inserisce nel programma di formazione il giovane Eggsy (Taron Egerton), un ragazzo rude ma di grandi potenzialità, figlio di un suo amico morto anni prima durante una missione. Insieme dovranno impedire a Richard Valentine (Samuel L. Jackson) di portare a termine il suo progetto: “salvare” il mondo. 

Kingsman - Trailer ufficiale





Kingsman - Intervista a Colin Firsth e Taron Egerton




Kingsman - Samuel L. Jackson presenta Valentine








giovedì 26 febbraio 2015

La parodia di Fast & Furious



Dagli autori di Scary Movie e 3ciento arriva Super fast & super furious, la parodia della saga Fast & Furious, in sala dal 5 marzo.

CAST
Un film di Jason Friedberg e Aaron Seltzer con Alex Ashbaugh, Dale Pavinkski, Lili Mirojnick, Andrea Navedo e Omar Chapparo.

TRAMA
Il poliziotto sotto copertura Lucas White si unisce a Vin Serento, detto “Torello”, nella gang di piloti clandestini di Los Angeles. Sono veloci e furiosi e hanno in mente di imbrogliare il boss della malavita di Los Angeles, Juan Carlos de la Sol, che nasconde tutto il suo denaro da Taco Bell in centro. Il piano oltraggioso della gang è tanto audace quanto ridicolo e li vedrà trascinarsi dietro l’intero, maledetto ristorante ad una velocità pazzesca.


 

TRAILER



martedì 24 febbraio 2015

Non ci resta che piangere



A trent’anni dalla prima uscita, Non ci resta che piangere torna nelle sale dal 2 al 4 marzo  in versione restaurata e rimasterizzata, grazie all’apporto di Mediaset, Melampo, Film&Video e Lucky Red, che distribuirà il film.
Era il 21 dicembre 1984 quando il film scritto, diretto e interpretato in coppia da Roberto Benigni e Massimo Troisi, entrambi poco più che trentenni, uscì nelle sale italiane. Il viaggio nel passato di Saverio e Mario, alle prese con Savonarola e con Leonardo, piacque così tanto al pubblico da diventare il campione di incassi nella stagione.
Da ricordare le partecipazioni di Paolo Bonacelli, Carlo Monni, Elisabetta Pozzi e  Amanda Sandrelli, tra gli interpreti, insieme alla fotografia di Giuseppe Rotunno e alle scene di Francesco Frigeri.

Per prenotare i biglietti:
Non ci resta che piangere - trailer




Noi e la Giulia: il concorso

Roma, 20 febbraio 2015. E' on line l’iniziativa “Raccontaci il tuo piano B e prova a realizzare il tuo sogno!”, in occasione dell’uscita nelle sale del film “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film e Warner Bros. Entertainment Italia.

Ispirandosi al tema principale del film - cioè l’avvio di un’attività imprenditoriale come inizio di una nuova vita - il concorso è un'occasione per il grande pubblico di realizzare un sogno, sostenendo la nascita di una start up.

L’iniziativa è rivolta agli utenti residenti in Italia e maggiorenni, che potranno iscriversi nella sezione dedicata del sito

www.warnerbros.it/pianob

entro il 9 marzo 2015.
Ogni partecipante dovrà inviare un videomessaggio di presentazione del progetto che ne illustri le motivazioni, le caratteristiche e la capacità dell’idea di cambiare concretamente la vita di chi la propone, ma anche di creare valore per l’ambiente dove si intende realizzare la nuova attività.

Il progetto verrà scelto entro il 23 aprile e riceverà da BNL 10mila euro a tasso zero.

Nello specifico: una commissione - composta da rappresentanti della Casa di Distribuzione e di BNL - valuterà, entro il 20 marzo 2015, l’originalità, la fattibilità dell’idea, le motivazioni del candidato, selezionando così i 20 videomessaggi ritenuti più interessanti.

Successivamente sarà premiato il progetto che avrà presentato l’idea più innovativa e concreta, il Business Plan più sostenibile, tenendo conto anche delle competenze specifiche del singolo (o del team) partecipante.

Il premio sarà consegnato dagli attori del film “Noi e la Giulia”.

Noi e la Giulia - Trama:
 
Diego (Luca Argentero), Fausto (Edoardo Leo) e Claudio (Stefano Fresi) sono tre quarantenni insoddisfatti e in fuga dalla città e dalle proprie vite, che da perfetti sconosciuti si ritrovano uniti nell'impresa di aprire un agriturismo. A loro si unirà Sergio (Claudio Amendola), un cinquantenne invasato e fuori tempo massimo, ed Elisa (Anna Foglietta), una giovane donna incinta decisamente fuori di testa. Ad ostacolare il loro sogno arriverà Vito (Carlo Buccirosso), un curioso camorrista venuto a chiedere il pizzo alla guida di una vecchia Giulia 1300. Questa minaccia li costringerà a ribellarsi ad un sopruso in maniera rocambolesca e lo faranno dando vita a un'avventura imprevista, sconclusionata e tragicomica, a una resistenza disperata ...quella che tutti noi vorremmo fare… se ne avessimo il coraggio.

Noi e la Giulia - Trailer



Noi e la Giulia - Clip "Bagno intasato" e "Arrivo Vito"





Braccialetti rossi 2. Cosa non capivo e cosa poi ho capito.

La seconda stagione di Braccialetti rossi è iniziata il 15 febbraio, su Rai 1, e si concluderà a metà marzo. Domenica 8 febbraio c'era l'anteprima al cinema: la prima puntata sul grande schermo. Io l'avevo già vista, consumando la scorta di lacrime di un mese e auto-alimentando un forte senso di disgrazia imminente.

Di Braccialetti rossi non capivo chi potesse seguire ogni settimana una vicenda triste e deprimente e anche, me ne vergogno, portasfiga. Poi ho visto la lunga fila di ragazzi e ragazze che aspettavano gli attori fuori dal cinema Anteo di Milano, che erano lì per presentare appunto la seconda serie. Alcuni dei loro fan erano sulla sedia a rotelle, altri con diversi problematiche mediche e tutti sorridenti e speranzosi.

Di Braccialetti rossi non capivo perché potesse piacere una fiction che parla di tumori, di ospedali, di operazioni, di morte. Poi ho parlato con una mamma di una ragazza luminosa di gioia, che aveva appena conosciuto i suoi idoli, gli attori, e che in ospedale ci va tutti i giorni: "I ragazzi come mia figlia non hanno niente, non hanno un futuro. Per loro esiste solo il presente, e gran parte del presente sono i personaggi delle fiction e delle trasmissioni tv. In Braccialetti trovano persone che sono loro e vedono un ambiente che conoscono molto bene, ma vederlo in tv contribuisce a renderlo meno brutto, e a farli sentire parte del mondo". Cose che dovrebbero fare (e spesso non fanno) le istituzioni sociali ma anche tutte le persone, non solo le mamme e i papà.


Di Braccialetti rossi non capivo come ci si potesse affezionare ad attori-principianti, alla loro prima esperienza (o quasi), a volte poco espressivi. Poi ho sentito le urla degli spettatori quando gli attori sono entrati in sala e quella urla erano di ragazzi che dagli attori si distinguevano solo per il blocco e la penna che tenevano in mano per gli autografi.

E poi ho parlato sia con gli attori sia con i fan, e ho capito perché continuavano a venirmi in mente alcune scene delle puntate che avevo visto senza un motivo apparente: mi ricordavano persone che avevo conosciuto e che sicuramente conoscerò in futuro.


Quello che ho capito è che tumori, ospedali e cure sono argomenti molto più attuali per i giovani di oggi che per i giovani di tanti anni fa; perché oggi se ne parla, non ci si vergogna più di avere problemi e di chiedere aiuto. I ragazzi di oggi non sono come quelli di vent'anni fa, terrorizzati da tutto ciò che poteva andare male e desiderosi di vincere a tutti i costi: hanno difetti e pregi, entrambi più evoluti rispetto a quelli dei ragazzi di ieri.








Il libro


La serie è tratta dal bel libro di Albert Espinosa: Braccialetti rossi - Il mondo giallo in vendita anche su Amazon o Ibs.


Cast:
AURORA RUFFINO, CARMINE BUSCHINI, BRANDO PACITTO, MIRKO TROVATO, PIO LUIGI PISCICELLI, LORENZO GUIDI, DENISE TANTUCCI, ANGELA CURRI, DANIEL LORENZ ALVIAR TENORIO, CLOE ROMAGNOLI

MOISÈ CURIA, ALESSIO DEL MASTRO, CARLOTTA NATOLI, ANDREA TIDONA, GIORGIO COLANGELI, LAURA CHIATTI, LELE VANNOLI, SIMONETTA SOLDER, IGNAZIO OLIVA, ANNA FERZETTI, RICCARDO LOMBARDO,
NICCOLO’ SENNI, VITTORIO VIVIANI, FEDERICA DE COLA, FRANCESCA VALTORTA, GIULIO CRISTINI

lunedì 23 febbraio 2015

Zanetti Story: la storia del Capitano

Il docu-film Zanetty Story è al cinema il 27 febbraio alle 20.30 e alle 22.45
Elenco delle sale e prenotazioni: www.nexodigital.it


Javier Zanetti lo conoscevo solo di nome, recepito distrattamente da frammenti di discorsi poco interessanti per la mia indole, volta più a mangiare che a fare sport, a cucinare con mestoli alternativi che a guardare calcio in tv.
All'anteprima del docu-film Zanetti Story il cinema era pieno di uomini, tifosi di calcio e sportivi da divano, con pancetta sui fianchi e cellulare all'orecchio, rimasto sgarbatamente attivo per tutta la durata del film. Ma è proprio questo tipo di pubblico che si infervora per il Capitano: gli ormoni sopiti si riaccendono, i sudori adolescenziali riemergono sotto le ascelle di uomini che ormai corrono solamente dietro al loro commercialista. Questo è il tempo che gli rimane. Zanetti invece, che ha corso per tutta la vita, sembra volersi fermare e fare lui, come gli altri, da spettatore alla sua vita: la sua carriera, le associazioni, le iniziative benefiche, insomma un bel film su un uomo in gamba. Dentro al film lui non c'è nemmeno, sono gli altri a parlare di Zanetti: la moglie, il padre, i compagni di squadra e gli allenatori.


Se andrete a vedere il docu-film Zanetti story quindi preparatevi: il vero spettacolo è il pubblico, che bisbiglia senza posa, applaude ogni cinque minuti e gli altri quattro ridacchia complice con i vicini di poltrona, o da solo, o al cellulare, ricordandosi forse momenti memorabili sui divani degli amici, o anche le stesse partite, i gol, i falli


Insomma i vent'anni di carriera di Zanetti sembrano siano stati creati dal pubblico dei tifosi, che rivedono nelle sequenze dei film la loro storia personale, passata attraverso domeniche da 90esimo minuto e discussioni animate sulle partite del giorno prima. 
Javier Zanetti continua a vivere la sua, di vita, coccolato dal suo pubblico che si immedesima così tanto in lui, moglie e allenatori compresi.

Trama
Javier Zanetti: classe 1973 Zanetti è il calciatore straniero con più presenze in serie A italiana (618) e quello con più presenze nella storia dell’Inter (858). E’ il capitano interista con più presenze in Champions (82) ed è il giocatore dell’Inter con più partite giocate consecutivamente (137). E’ il giocatore dell’Inter che ha vinto di più: 5 scudetti, 4 coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Coppa Uefa, 1 Champions League e 1 Coppa del Mondo per Club Fifa. E’ il giocatore argentino che vanta il maggior numero di presenze in nazionale (145) e nel 2004 è inserito nella lista dei 125 migliori giocatori viventi. Nel 2011 è diventato uno dei pochi giocatori con all’attivo oltre 1000 partite. Nel 2011 ha ricevuto il Premio alla Carriera nel “Golden Foot 2011” come leggenda del calcio mondiale. Assieme alla moglie Paula ha dato vita alla Fondazione Pupi per dare il proprio sostegno a favore di un'area estremamente povera della Repubblica Argentina. Con la Fondazione i coniugi Zanetti hanno creato uno spazio dove i bambini socialmente più svantaggiati e diversamente abili ricevono, fin dalla prima infanzia, le attenzioni e l'istruzione necessarie in ogni momento della loro vita.

Tempo instabile con probabili schiarite

Al cinema dal 2 aprile.

I pregiudizi verso un film in toto italiano sembrano quasi scritti nel Dna di quelli di una certa generazione, quella che trent'anni fa era "di mezz'età" e ora è diventata "dei giovani adulti", cresciuti con i film americani e i cartoni animati giapponesi. Ti siedi al cinema, già naturalmente preparato a una recitazione biascicata, una regia lenta e con qualche buco narrativo, e (visto che ci sono anche i lati certamente positivi in un film italiano) a una fotografia attenta ai dettagli sulle scenografie "naturali" che regala il nostro paese a chi fa lavori "visionari" come registi, fotografi o pubblicitari.

Da un paio di anni però anche chi fa parte della suddetta generazione rimane stupito, ad ogni film, dal salto qualitativo che sembra aver fatto il cinema italiano in poco tempo, nonostante i problemi di finanziamento che tormentano il campo della cultura nel nostro paese e che aumentano di anno in anno.

Tempo instabile con probabili schiarite è un film stabile: originale, dosi azzeccate di tradizioni italiane (i paesi, le scene, le famiglie) ed elementi nuovi nei "colpi di scena", nei personaggi e nei "messaggi" lasciati in sospeso. E alla fine sembra proprio che Tempo instabile si rivolga in particolar modo a te che fai parte dei giovani adulti, talmente innamorati dei loro anni giovanili che rischiano di cementificare in un terreno ormai arido i loro nuovi possibili sogni e quelli di figli e nipoti.
Realizzare sogni è possibile: grazie al senso degli affari di quelli di "mezz'età", ma sempre aiutati dal coraggio e dalla conoscenza del futuro propria dei "giovani adulti". Quelli veri.

Interpreti:

Luca Zingaretti - John Turturro - Carolina Crescentini - Lorenza Indovina - Lillo.

Trama
Giacomo e Antonio, i due responsabili di una cooperativa che fabbrica divani, scoprono di avere nel terreno di proprietà aziendale un giacimento petrolifero. L’oro nero farà emergere i lati più oscuri dei caratteri dei protagonisti, stravolgendo le loro vite.

 
 

Le leggi del desiderio

Silvio Muccino fa pochi film ma quelli che fa rappresentano i capitoli importanti della sua crescita come uomo, nella vita privata e nella professione.
Questo emerge dalle domande e risposte della conferenza stampa, che si è tenuta a Milano, presso la Terrazza Martini per presentare il suo nuovo lavoro: Le leggi del desiderioal cinema dal 26 febbraio.

"La risposta di tutto è l'amore?" "Io dico: si, si, e ancora si"
La risposta di tutto è l'amore, secondo Giovanni, il life coach protagonista del film ma anche secondo l'interprete Muccino: ma non l'amore delle riviste patinate, non quello famigliare e borghese cosiddetto eterno e neanche l'amore passionale, cioè l'alternativa (e la distrazione) a quello di routine.

L'amore che presenta il film di Muccino come la soluzione a praticamente tutto nella vita è quello per se stessi: amarsi incondizionatamente. Raggiungere questo stato di grazia però è difficile, perfino per un life coach che scoprirà dai suoi stessi discepoli come la soluzione non è amarsi più di tutti e di tutto il resto, ma farlo nella maniera giusta.

Interpreti:

Silvio Muccino, Nicole Grimaudo, Carla Signoris, Maurizio Mattioli

Trama


I desideri dell’uomo muovono il mondo. E ogni giorno, per riuscire a ottenere l’oggetto del nostro desiderio, modifichiamo noi stessi e la nostra realtà. O perlomeno, cerchiamo di farlo. Secondo Giovanni Canton, il carismatico e funambolico trainer motivazionale protagonista di questa storia, ci sono delle tecniche precise che possono aiutarci a raggiungere quello che desideriamo, sia esso il piacere, il lusso, il potere, il successo o l’amore.
Considerato dai suoi tanti fan una sorta di profeta, e da molti altri un cialtrone che si approfitta delle debolezze altrui,  Canton decide di dimostrare la veridicità delle sue teorie organizzando un concorso per la selezione di tre fortunate persone che verranno da lui portate in sei mesi al raggiungimento dei loro più sfrenati desideri. Ma l’intenso rapporto che si stabilirà fra il life coach e il terzetto prescelto produrrà effetti inaspettati nella vita di tutti loro, soprattutto in quella di Canton. 


Backstage





Le leggi del desiderio - trailer ufficiale














Le leggi del desiderio - Mani esperte